Presidenziali in Algeria e repressione
Le elezioni presidenziali previste per il prossimo 7 settembre in Algeria porteranno al regime change (cambio di regime) del Paese governato con la dittatura dei militari? L’esercito algerino è un attore politico dominante nel Paese nordafricano, mantenendo il potere per il Fronte di liberazione nazionale (Fln). Il presidente Abdelmadjid Tebboune, ex primo ministro sotto Abdelaziz Bouteflika, incarna questa continuità di Governo. Il suo secondo mandato, conforme alla Costituzione, è in corso. Il potere è concentrato principalmente nell’Esecutivo, con il presidente che controlla sia la legislatura che il sistema giudiziario. Questo si traduce in una forte influenza sulle nomine dei membri del Consiglio supremo della legislatura e dei giudici, oltre al potere di veto sulle leggi e al controllo sugli organismi di regolamentazione, inclusi quelli che supervisionano la spesa pubblica. Le elezioni saranno caratterizzate dalle restrizioni sui media indipendenti e dalla repressione dell’opposizione politica. Nonostante ciò, ci sono state manifestazioni significative che hanno chiesto riforme politiche fondamentali, inclusa la libertà di espressione e di riunione. Tuttavia, il regime ha reagito, reprimendo i manifestanti e arrestando i leader dell’opposizione.
L’Algeria è il secondo produttore di petrolio in Africa, con il 60 per cento delle entrate pubbliche generate dagli........
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