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L’ultimo colpo di coda di Joe Biden agli affitti di case

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26.07.2024

La proposta fa seguito all’impegno assunto durante il suo discorso a marzo sullo Stato dell’Unione e alla pubblicazione, a gennaio 2023, del “Blueprint for a renters bill of rights”

La fine del suo mandato è ormai vicina: poco più di tre mesi e gli americani sceglieranno il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Nonostante ciò, Joe Biden ha da poco annunciato nuove iniziative tra le misure di controllo degli affitti di case che, a suo dire, dovrebbero abbassare i costi degli alloggi, limitando gli aumenti degli affitti e costruendo più cas: “L’affitto è troppo alto e l’acquisto di una casa è fuori dalla portata di troppe famiglie di lavoratori e giovani americani, dopo decenni di fallimenti nel costruire abbastanza case”, ha dichiarato, come ha riportato il The Mercury News. Ed ha aggiunto: “Sono determinato a cambiare le cose”.

In particolare, secondo la scheda informativa della Casa Bianca, il presidente americano intende far approvare dal Congresso una legge che impedisca ai proprietari di richiedere aumenti dei canoni di affitto in misura superiore al 5 per cento annuo, qualora gli stessi si avvalgano del beneficio fiscale dell’ammortamento accelerato. Questo consente di contabilizzare le spese di ammortamento a un ritmo ancora più veloce rispetto ai tradizionali 27,5 anni, riducendo così ulteriormente il reddito imponibile associato alla proprietà del bene locato. Nella diversa ipotesi, dovrebbero quindi avvalersi dell’opzione fiscale che, per gli immobili concessi in locazione, consente di contabilizzare come spesa la diminuzione di valore dei medesimi beni, generalmente allo stesso tasso per il già indicato periodo.

La misura proposta, che riguarderebbe più di 20 milioni circa di unità nel territorio degli States, dovrebbe applicarsi, a partire da quest’anno e per i prossimi due anni, ai locatori con oltre 50 unità nel loro portafoglio, con esclusione degli immobili di nuova costruzione e di quelli ristrutturati o in corso di ristrutturazione.

Si tratta, a ben vedere, di una iniziativa elettorale, che non potrà innanzitutto giovare al suo promotore, che ha desistito dalla corsa per l’eventuale........

© L'Opinione delle Libertà


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