Il cammino del libertario: alle radici del fenomeno Milei
L’irruzione travolgente di Javier Milei nella scena politica ha riacceso le idee della libertà con un impeto che mancava da quasi un secolo. Tuttavia, sebbene il messaggio anti–statalista di El Peluca stia riportando l’Argentina ai suoi antichi fasti, la stampa europea continua a ignorare i successi del primo presidente libertario e ne restituisce un profilo caricaturale, descrivendolo come un megalomane eccentrico che specula sulla miseria della gente. Sarebbero sufficienti i dati empirici – pensiamo al crollo del tasso di povertà, passato dal 54 per cento al 31 per cento nell’arco di soli due anni – per dimostrare l’inconsistenza di certe tesi. Oppure le indagini demoscopiche sulle elezioni del 26 ottobre, secondo le quali La Libertad Avanza ha conquistato in egual misura i consensi della borghesia urbana e della classe operaia che, un tempo, votava i kirchneristi. Ecco: quale antidoto più efficace ai luoghi comuni che circondano Milei, se non la sua autobiografia?
L’edizione italiana del bestseller Il cammino del libertario (Rubbettino Editore), a cura di Claudia Razza, accompagna Javier Milei dagli studi all’Universidad de Belgrano fino alla presidenza della nazione, delineando la nascita del movimento che ha cambiato la storia del Paese albiceleste. Il libro si distingue per la polifonia narrativa e alterna con disinvoltura gli elementi........© L'Opinione delle Libertà





















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