Ambiente, come contrastare la dilagante sindrome di Nimby
Tra i Paesi dell’Unione europea, l’Italia registra ancora un deficit nella capacità di trattamento dei rifiuti differenziati, da avviare a riciclo (prima fra tutte la frazione organica), ma anche nella capacità di valorizzazione energetica di quelli indifferenziati. In particolare, tali carenze impiantistiche si manifestano in alcune importanti regioni del Centro-Sud d’Italia, come il Lazio, la Campania, la Puglia e la Sicilia. Il fenomeno è causato dai limiti presenti sia nella pianificazione regionale, sia nella sua attuazione. Da aggiungere, poi, la non chiara attribuzione delle competenze legislative in materia ambientale tra Stato e Regioni, anche alla luce della riforma costituzionale del Titolo V della Costituzione del 2001. Una situazione di incertezza che si è trasformata in un vero conflitto istituzionale, con rallentamenti e inerzie nell’attività di pianificazione sul territorio. È evidente che la realizzazione delle infrastrutture (necessarie) per il Paese, sarebbe stata fattibile, con il conferimento dei poteri esclusivi allo Stato centrale. Il ritardo infrastrutturale e tecnologico (nell’ambito della gestione dei rifiuti) è inoltre dipeso dalle tante........
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