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Una, cento, mille Albania

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18.10.2024

L’operazione di esternalizzazione, seppure parziale, delle procedure per la prevenzione dei flussi migratori illeciti e la tratta di esseri umani è cominciata. Nave Libra (P402), pattugliatore d’altura della nostra Marina militare, ha trasferito da Lampedusa al porto albanese di Shengjin i primi 16 immigrati irregolari – di questi, quattro sono stati rispediti in Italia – che successivamente saranno internati nel campo di Gjader in attesa che le autorità italiane stabiliscano se a costoro può o meno essere concesso il diritto d’asilo sul nostro suolo. Si tratta di un primo passo di buonsenso per provare a fermare un’ondata migratoria insostenibile che continua, negli anni, ad abbattersi sul nostro Paese. Ma rappresenta anche il modo migliore per combattere ilma-anchismo” della sinistra che si inerpica sugli specchi di proposte irrealizzabili purché non si modifichi lo status quo dell’immigrazione illimitata.

Non a caso sono i “buonisti”, devoti della causa dell’accoglienza ad libitum, a obiettare: dall’inizio dell’anno a ieri, 17 ottobre, sono sbarcati sulle nostre coste 54.876 immigrati irregolari (fonte: Cruscotto migranti Ministero dell’Interno), una goccia nel mare se si considera che l’Italia è abitata da circa 58 milioni e 990mila individui. Vero, ma sono tante gocce insieme che formano un oceano. E l’Italia, l’oceano non può accoglierlo in casa propria. Aver trovato un’intesa con il Governo di Tirana – sancita dai 14 articoli del “Protocollo tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio dei ministri della Repubblica di Albania per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria”, firmato a Roma lo scorso 6 novembre da Giorgia Meloni e dal primo ministro albanese Edi Rama – per spostare anche soltanto un numero limitato di immigrati giunti illegalmente nel nostro Paese, è giusta.

Soprattutto se, in prospettiva, avrà un effetto di deterrenza per scoraggiare molti dei potenziali migranti a intraprendere un viaggio pericoloso –........

© L'Opinione delle Libertà


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