Dio protegga Israele dagli “amici”
Sono ore terribili per Israele. E lo sono per l’intero Occidente, anche se fingiamo di non saperlo. L’amministrazione statunitense sta esercitando una fortissima pressione sul Governo di Bibi Netanyahu affinché accetti l’accordo di tregua, che i rappresentanti di Stati Uniti, Egitto e Qatar stanno negoziando con i terroristi di Hamas.
Intanto, nel corpo vivo della società israeliana monta la rabbia contro il Governo Netanyahu, accusato di non voler salvare le vite degli ostaggi ancora nelle mani delle belve islamiste. I cadaveri dei sei israeliani ritrovati ieri l’altro, brutalmente giustiziati dai terroristi nella Striscia di Gaza, sono stati benzina sul fuoco della polemica – interna e internazionale – sulla presunta ostinazione del premier israeliano a non voler cedere ai diktat dei terroristi. È evidente che la situazione sia maledettamente complicata. Il dolore dei famigliari delle vittime, che si unisce a quello dei parenti degli ostaggi che si spera siano ancora vivi, è comprensibilissimo. Tuttavia, talvolta nella storia di una comunità viene un momento nel quale chi è chiamato a governarla deve affrontare il più devastante dei dilemmi: operare per salvare le vite a rischio, ancorché preziose, di alcuni dei suoi membri o preoccuparsi di proteggere la comunità nel suo insieme? Risposta sempre difficile a darsi. Quel che è certo è che nessuno vorrebbe essere nei panni del primo ministro israeliano, il quale, qualsiasi cosa deciderà di fare in un senso o nell’altro, troverà qualcuno che lo accuserà di aver compiuto la scelta sbagliata. Quindi facile, facilissimo per chi, guardando da lontano i tragici avvenimenti mediorientali, sputi sentenze in linea con le proprie convinzioni ideologiche e religiose. E cos’è che va per la maggiore in un Occidente declinante? La vigliacca idea, condita con massicce dosi di antisemitismo, che in fondo gli israeliani se la siano cercata e che il male procurato dalla barbarie islamista sia di gran lunga inferiore alla punizione che l’esercito israeliano sta infliggendo all’“innocente” popolazione di........
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