Lo scandalo della Bocconi: se l’università si fa intollerante
Tre studenti dell’Università Bocconi sono stati sospesi per sei mesi: si tratta di una punizione durissima, che si spiega con il fatto che lo studente – entro qualunque sistema universitario – è davvero il vaso di coccio.
Il motivo di questa censura è che i tre giovani hanno liberamente espresso le loro opinioni, su internet, in merito a un’iniziativa – alquanto discutibile sotto tanti punti di vista – assunta proprio dall’ateneo milanese. Di recente, infatti, la Bocconi ha introdotto bagni detti “gender neutral”, ossia accessibili a tutti, indipendentemente dal sesso. Ovviamente la scelta dell’università riguardante i bagni nasce da un’impostazione ideologica ben precisa, che in sostanza nega le differenze di genere, ma essa è avversata non soltanto da quanti rifiutano le tesi di Judith Butler o John Money, ma trovano pure assurdo che le ragazze possano trovarsi alla toilette assieme ai maschi.
Al centro della questione, comunque, ora non c’è l’ideologia gender, che tra l’altro dissolve decenni di femminismo e rivendicazione dell’identità femminile (in nome del nuovo dogma, secondo cui non vi sarebbe alcun nesso tra sesso e genere). Il vero problema è invece il nuovo fascismo intellettuale, che di volta in volta può usare questo o quel tema per imporre........
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