Quando la violenza diventa monito
L’assalto a La Stampa e l’orrore del “fascismo giustificato”
L’irruzione nella redazione torinese de La Stampa, avvenuta venerdì 28 novembre 2025 ad opera di circa un centinaio di manifestanti Pro-Pal in coda a un corteo per lo sciopero generale, non è stato un semplice atto di vandalismo. È stato un assalto frontale e simbolico al cuore pulsante dell’informazione, un gesto che ha fatto balzare indietro le lancette della storia a tempi che credevamo definitivamente superati: quelli delle squadracce che non tollerano il dissenso e attaccano la libertà di stampa.
La cronaca parla chiaro: uffici messi a soqquadro, scritte oltraggiose sui muri come “Complici di Israele” e la devastazione di libri e documenti, il tutto approfittando dell'assenza dei giornalisti in sciopero. Un atto che la stessa Associazione Stampa Subalpina ha definito “vile attacco gravissimo all'informazione”. La condanna è stata unanime e bipartisan, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Premier Giorgia Meloni, fino alla........





















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