Longuelo, il rapinatore ferito accusa il complice: «Il raid, un’idea sua»
TENTATA RAPINA. I due albanesi accusati della rapina pluriaggravata di sabato sera nella villetta di Longuelo, dove si trovavano l’ex finanziere Mimmo Scarcella e sua moglie, hanno raccontato la loro versione martedì mattina in carcere nel corso dell’interrogatorio di convalida davanti al gip Beatrice Parati e alla pm Laura Cocucci.
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Il gip ha convalidato l’arresto e il fermo dei due albanesi, disponendo che restino in carcere. Si tratta di un 26enne difeso di fiducia dall’avvocato Michele Coccia (martedì sostituito dal collega Angelo Riccobene) e un 27enne, difeso di fiducia dall’avvocato Monica Simona Gnesi del foro di Monza (martedì sostituita dal collega Roberto Beretta).
Da quanto emerso, il 27enne - rimasto ferito di striscio al collo dal colpo sparato da Scarcella - ha avuto un atteggiamento collaborativo davanti ai magistrati, come già subito dopo........
© L'Eco di Bergamo
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