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Tumori e campi elettomagnetici, la Toscana ordina uno studio sul 5G

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23.09.2024

Uno studio sugli effetti del 5G, per capire se ci sia un legame fra i tumori accusati dalla popolazione, soprattutto infantile, e i campi elettromagnetici generati dalle «stazioni radiobase» che stanno punteggiando la Toscana per portarla nella quinta generazione di internet e della telefonia mobile. Lo ha appena ordinato la Regione con una delibera firmata da Monia Monni e Simone Bezzini, assessori all’ambiente e alla sanità. Palazzo Strozzi Sacrati così stanzia 222.720 euro per condurre quella che forse è la prima ricerca scientifica sulla tecnologia che promette di rivoluzionare l’era delle vite iperconnesse.

Dove si svolgerà lo studio

Saranno sei le città capoluogo sorvegliate speciali, quelle con una popolazione prossima o superiore a 100mila abitanti (Pisa, Livorno, Lucca, Firenze, Prato e Arezzo), due le agenzie regionali coinvolte, Arpat e Ars, la prima incaricata di misurare l’esposizione all’inquinamento da banda larga super veloce, la seconda di tracciare un’indagine epidemiologica che verifichi eventuali correlazioni con tumori alla testa e al sistema nervoso, leucemie, linfomi non-Hodgkin, in particolare nei bimbi toscani, e casi di aborti spontanei o altri problemi di salute che via via dovessero emergere come ricorrenti durante lo studio, che per ora........

© Il Tirreno


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