Sanità Toscana, soldi dai turisti per ridurre le liste d'attesa e fare cassa
Il tarlo gliel’ha messo nella testa il figlio. «Babbo, per il viaggio in America devo stipulare un’assicurazione sanitaria. Altrimenti, se ne avessi bisogno, in pronto soccorso non mi fanno neanche entrare». Così Eugenio Giani s’è attaccato al telefono con Simone Bezzini e Federico Gelli. «Facciamolo anche noi, facciamo pagare le spese sanitarie agli stranieri che affollano i nostri pronto soccorso», ha chiesto il presidente ad assessore alla sanità e al direttore del dipartimento di via Alderotti.
Quanti soldi potrebbero arrivare
I conti del governatore – per ora un po’ a cazzotto – stimano che l’operazione possa «portare nelle casse della Regione 15 milioni di euro». Giani vorrebbe destinare il tesoretto a un fondo per l’abbattimento delle liste d’attesa o alle corsie d’emergenza sempre più a corto di personale eppure congestionate da utenti che chiedono assistenza. Tanto che Bezzini e Gelli gli hanno suggerito di varare un’altra operazione capace di far racimolare alla Toscana ulteriori risorse per accorciare i tempi su visite ed esami arretrati. E cioè andare a caccia dei ticket non pagati per i codici bianchi e azzurri (vedi articolo sotto).
Guadagnare dai turisti
Ma il primo passo sarà proprio una delibera che introduca l’obbligo per gli........
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