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La guerra sulla ciclabile in Maremma fra due nobili e il Parco: «Non rispetta i patti dopo la nostra donazione»

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14.10.2024

Bikers che imboccano la strada poderale e finiscono nell’aia della tenuta infuriati contro il tragitto che l’Ente Parco mantiene come una selva. Gente che si smarrisce lungo il sentiero nascosto dall’erba alta e rischia pure di finire aggredita dai suoi cani pastore perché ancora non ci sono cartelli che indichino bene il percorso e soprattutto le recinzioni promesse.

«C’è perfino chi mi ha defecato davanti casa, si rende conto». Un via vai di turisti continuo. Americani, olandesi, tedeschi. Anche adesso che l’estate è finita. «E guardi, è stata terribile». Se n’è pentita Antonella Vivarelli Colonna.

Insieme alla sorella Francesca, nel 2021 ha donato al Parco della Maremma una striscia di terra larga dieci metri al confine fra la sua tenuta e la riserva naturale. Una fetta parallela alla ferrovia ricavata dal latifondo eredità della sua famiglia di origini nobili. Doveva essere un........

© Il Tirreno


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