Sulle morti di Marzabotto è sbocciato il fiore della nostra Repubblica
Bologna, 29 settembre 2024 – È una bambina della guerra, Giovanna. Lo è stata e lo sarà per sempre, ancora oggi che ha 84 anni e che i suoi ricordi ci hanno riportato, in queste pagine, alla storia di suo padre torturato e poi ucciso dai nazifascisti, il 29 settembre del 1944, il giorno in cui iniziò Marzabotto: la strage e le sue macerie, lo spartiacque che ha segnato un prima e un dopo, nella storia di questo nostro Paese. Di tutte le sue paure, di tutti gli incubi di Giovanna Monti, uno è quello che mi ha colpito di più: “C’è tanto odio – ha detto –, troppo odio. E non voglio neppure pensare di poter vedere un’altra guerra”.
Marzabotto, ottant’anni dopo. Mentre commemoriamo l’eccidio, tutti noi, come Giovanna, ci chiediamo a che cosa sia servito quel dolore, nei giorni in cui una........
© il Resto del Carlino
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