La perizia sul Dna di Sempio e tutte le domande senza risposta: dov’erano le tracce? A quando risalgono? Contatto o contaminazione?
Andrea Sempio e Chiara Poggi
Garlasco (Pavia) – Il Dna, due aplotipi misti parziali, trovato su due unghie di Chiara Poggi (mano destra e mano sinistra) è riconducibile alla linea paterna di Andrea Sempio e dunque, per deduzione logica, all'odierno indagato, il trentasettenne Andrea. Ma ''l'analisi del cromosoma Y non consente di addivenire a un esito di identificazione del soggetto'', di un singolo soggetto. Per la natura, la quantità, la qualità del materiale biologico non è stato possibile ottenere un risultato "certamente affidabile". Sono fra le conclusioni più importanti della perizia genetico forense firmata da Denise Albani, biologa e commissario capo della polizia di Stato, nominata dal gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, nell'incidente probatorio che vede Andrea Sempio indagato per l'omicidio di Chiara Poggi.
Quella della compatibilità ''forte'' o "moderatamente forte" (come viene definita nella relazione peritale), uscita da calcoli biostatistici, è un risultato di sicura valenza, ma è accompagnato da interrogativi e riserve. "Per concludere........





















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