Ezio Bosso raccontato da Francesco Libetta, che lo eseguirà a Roma
C’era il coraggio del musicista di fronte alla malattia. La musica c’è ancora. La sua eredità nel concerto "Lighting Bosso" all'Accademia di Santa Cecilia. Un omaggio che intreccia minimalismo e polifonia, su un pianoforte unico al mondo
Raccontare Ezio Bosso, la persona e l’artista, è complesso. Collocarlo nel panorama musicale lo è ancora di più. In vita ha diretto e divulgato tanta musica. Numerose anche le composizioni che attingono al minimalismo e alla tonalità come pure ai loro esatti contrari. Da pianista ha quasi sempre proposto la sua musica; un amore, quello per la tastiera, interrotto dall’avanzare di una malattia insidiosa e invalidante. Musica e malattia sono elementi inscindibili nel percorso umano e artistico di Bosso. I problemi neurologici limitavano molte possibilità espressive e interpretative tipiche del corpo.
Tanti colleghi, anche illustri, hanno arrischiato paragoni stilistici: Bosso come Ludovico Einaudi o come Allevi. Meglio Bosso direttore,........© Il Foglio
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