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Il tennis è anche una storia di racchette spezzate (eccetto Nadal)
Momenti di panico, attimi di black out, istanti di cortocircuiti, sprazzi di follia sfogati facendo a pezzi – una sorta di autolesionismo – il prolungamento del proprio braccio. Come una profanazione in un tempio. “Smashing Rackets”, in libreria
Il più violento? Il russo Mikhail Youzhny. Dopo un errore che giudicò imperdonabile, cominciò a picchiarsi........
© Il Foglio
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