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Il metodo, la storia, gradi e una vita con poca retorica. Chi era Claudio Graziano |

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17.06.2024

Ascoltato e rispettato in Europa e nella Nato. Capo di stato maggiore della Difesa dal febbraio 2015 al novembre 2018 e poi presidente del comitato militare dell’Ue, infine alla guida di Fincantieri

Capire il mondo, ascoltare le persone, cercare anche di vivere nel modo migliore possibile. Era il programma, il metodo, lo stile, di Claudio Graziano. Apparentemente, per un grande comandante militare, parole e progetti poco marziali, ma, uniti a competenza e totale serietà nei comportamenti, diventavano uno strumento invincibile di successo nel suo ambiente e la chiave per portare l’esperienza delle forze armate anche in altri ambiti e per dare respiro alla sua visione da generale.

Da piemontese apparteneva a una storia militare fatta di intelligenza, di capacità di scelta e di relazioni. Appassionato degli alpini fin da ragazzo ha voluto essere uno di loro. Prima l’accademia a Modena e poi l’avvio della carriera e subito studi di perfezionamento diretti alla strategia e alle relazioni diplomatiche, e a metà degli anni Novanta, come........

© Il Foglio


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