Quelli che se vinceva la destra volevano emigrare in Francia. E ora?
Quando il paese d'oltralpe era la meta perfetta per fuggire, riparo a portata di mano e patria di esuli letterari di tutto il mondo: altri tempi. Ma adesso, con il tracollo guidato da Le Pen, meglio Giorgia Meloni con le sue ciliegie, in offerta al banco
Ce lo ricordiamo tutti. Quando vinceva Berlusconi la nostra meglio gioventù sapeva subito cosa fare. A caldo, il giorno dopo le elezioni, a volte anche dopo i primi exit-poll, si preparavano in gran fretta le valigie. Si chiamavano gli amici: basta, emigro, vado via! Ma dove vai? Ma in Francia, naturalmente. Armi, libri e bagagli. Qualche avventuroso prenotava per Cuba, prometteva di non tornare mai più, come in un film di Salvatores. Non c’era ancora il gruppo WhastApp di Massimo Giannini per farsi forza. Il “popolo del 25 aprile”, chiamato ora a giocare in Champions League per fronteggiare l’onda d’urto della “marea nera”........
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