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La bella Italia degli aeroporti

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08.07.2024

Nel 2023 nuovo record storico di passeggeri: 163 milioni. Tutti gli scali registrano grandi tassi di crescita. Un decalogo per migliorare il trasporto aereo e aeroportuale e affrontare le nuove sfide di un settore vitale per l’economia nazionale

Negli ultimi giorni si è discusso molto della nuova denominazione dello scalo di Milano Malpensa, con il nome dell’ex premier italiano Silvio Berlusconi, ma è interessante capire come invece è possibile continuare nella crescita del settore e quali innovazioni possono spingere questo mercato così importante per l’economia. Il trasporto aereo in Italia continua a crescere e gli aeroporti italiani hanno visto il traffico aumentare in maniera notevole negli ultimi decenni. Nel 1997, anno della liberalizzazione del trasporto aereo europeo, il mercato aereo italiano vedeva circa 53 milioni di passeggeri, mentre nel 2023 si è raggiunto il nuovo record storico con 163 milioni di passeggeri, superando di due milioni il precedente record del 2019.

C’è da ricordare che negli ultimi anni c’è stata una carenza dal punto di vista dell’offerta, anche perché i due grandi produttori di aerei globali hanno sicuramente avuto dei problemi nella loro catena produttiva globale. Nonostante questo, la crescita europea è stata importante e il mercato italiano si è contraddistinto per una particolare vivacità.


Se consideriamo i primi mesi del 2024, secondo i dati di Assaeroporti, dall’inizio dell’anno si è consolidata un’ulteriore crescita del 10 per cento con una buona possibilità di superare i 175 milioni di passeggeri entro fine anno.


Tutti gli aeroporti stanno sperimentando grandi tassi di crescita, dai grandi come Roma Fiumicino e Milano Malpensa, a tutti gli altri che un tempo venivano considerati “secondari”. C’è da dire che considerare secondari scali quali Bergamo Orio al Serio, Napoli, Catania o Bologna, solo per fare quattro esempi, è molto riduttivo perché sono tutti scali che ormai superano i 10 milioni di passeggeri. Lo scalo di Bergamo quest’anno dovrebbe superare la barriera dei 17,5 milioni di passeggeri e fa ben comprendere come la crescita sia davvero generalizzata.


Roma Fiumicino è ormai considerato un benchmark internazionale da diversi anni ed ha vinto molti premi come migliore scalo europeo ed è uno dei pochissimi scali europei ad avere ottenuto le cinque stelle. Anche altri aeroporti hanno vinto premi per la qualità dei servizi e c’è da dire che in generale diversi aeroporti italiani sono ai vertici delle classifiche internazionali. Non è un caso che nell’estate del 2022, quando tanti aeroporti del nord Europa, inclusi scali primari, sono andati in difficoltà perché non trovavano le professionalità necessarie, gli aeroporti italiani hanno retto bene all’urto dell’improvviso ritorno della domanda di traffico aereo post Covid.


Gli aeroporti sono davvero essenziali per l’economia di un paese, perché non solo permettono una spinta all’economia locale, ma hanno un ruolo di moltiplicatore di crescita economica grazie alla capacità di connettere le diverse aree del paese al resto del mondo.


Prima di comprendere come sia possibile continuare a crescere per i nostri aeroporti, è bene comprendere la particolarità del trasporto aereo italiano. Il mercato italiano si caratterizza da una forte connettività con i vettori low cost e non è un caso che i primi due vettori in Italia nel 2023 siano stati Ryanair ed Easyjet con rispettivamente oltre 55 e 16 milioni di passeggeri. Il mercato aereo italiano ha superato per numero di passeggeri nel 2023 quello francese. Questo è davvero un dato storico perché nel 1997, anno della liberalizzazione europea, il trasporto aereo francese vedeva il 50 per cento di passeggeri aerei in........

© Il Foglio


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