Sistemi violati, spioni e misteri. Ormai l’Italia è una Repubblica tormentata dai dossieraggi
L’Inchiesta sul dossieraggio scoppiata a Milano qualche giorno fa e che vede coinvolti nomi della finanza, non solo non rappresenta un caso isolato bensì è solo l'ultimo di una serie di episodi analoghi accaduti dall'inizio dell'anno nel nostro Paese. Si è cominciato a marzo con il cosiddetto “Caso Striano/Laudati”. Il primo Tenente della Guardia di Finanza, il secondo un magistrato in pensione, già in funzione alla Dna: entrambi finiti nella maxi inchiesta della Procura di Perugia, condotta da Raffaele Cantone, per presunti accessi abusivi alle banche dati della Direzione nazionale Antimafia e Antiterrorismo, e la conseguente rivelazione di documenti segreti e veri e propri dossier su vip e politici.
A dare il via alle indagini la denuncia del ministro della Difesa, Guido Crosetto, uno dei principali bersagli dell'attività dei presunti spioni. Ma con lui ci sarebbero i ministri del governo Meloni Gilberto Pichetto Fratin, Marina Calderone, Giuseppe Valditara, Francesco Lollobrigida, Adolfo Urso, Maria Elisabetta Alberti Casellati, i deputati Chiara Colosimo, Andrea Delmastro, Tommaso Foti, Marta Fascina. Ma anche Matteo Renzi, così come il presidente della Federazione gioco calcio Gabriele Gravina, l’imprenditore Andrea Agnelli, l’ex dirigente del Miur Giovanna Boda, l’imprenditore Fabrizio Centofanti (già conosciuto per il Palamaragate), l’ex ministro Vittorio........© Il Dubbio
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