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Omicidio Cecchettin, Turetta in aula in diretta. «Sì, ho premeditato il delitto»

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25.10.2024

«Ho ucciso Giulia perché non voleva tornare con me, provavo risentimento, rabbia, non lo so…». Sono le parole pronunciate ieri da Filippo Turetta nell’aula della Corte d’Assise di Venezia, dove è imputato per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, avvenuto l’11 novembre dello scorso anno. «Voglio raccontare tutto», ha esordito lo studente ventiduenne che, dopo la lunga e dettagliata confessione resa subito dopo l'arresto, per la prima volta ieri ha mostrato il suo volto ai giornalisti ma, soprattutto, si è trovato a poca distanza da Gino Cecchettin, padre della vittima. L’uomo, che in due anni ha perso moglie e figlia, aveva lo sguardo spesso puntato su chi sedeva al banco degli imputati, a differenza di Turetta che ha evitato il pubblico.

Assente la sorella della vittima, Elena: «Non sarò presente in aula, non per disinteresse, ma per prendermi cura di me stessa. Sono più di undici mesi che continuo ad avere incubi, 11 mesi che il mio sonno è inesistente o irrequieto. La mia salute mentale e soprattutto quella fisica ne hanno risentito. Ho perso il conto delle visite mediche che ho dovuto fare nell’ultimo anno». Risposte incerte, sguardo basso, lacrime: il giovane, nel ricostruire quanto........

© Il Dubbio


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