Mafia Capitale dieci anni dopo: coop distrutte. La denuncia dei soci
A dieci anni dalla (fu) inchiesta Mafia Capitale, l’ex imprenditore Salvatore Buzzi annuncia una causa civile contro gli amministratori giudiziari delle cooperative coinvolte, tra cui una gestita da lui, la coop 29 Giugno, nata oltre trent’anni fa per il reinserimento sociale dei detenuti. Un film già visto troppo spesso, come raccontato sulle pagine di questo giornale: imprese e aziende rovinate dopo essere finite in mano a degli amministratori designati dai Tribunali.
Ma ripercorriamo brevemente la vicenda: il 2 dicembre 2014 scattarono le manette contro Buzzi e l’ex Nar Massimo Carminati. Con loro vennero arrestati anche diversi esponenti di cooperative romane, insieme a dirigenti di Ama, del Campidoglio e poi politici locali del Pd e del Pdl. A capo dell’inchiesta l’ex procuratore Giuseppe Pignatone: per lui la criminalità mafiosa si era insediata nel Comune capitolino.
Poi la Cassazione smontò letteralmente il teorema accusatorio, derubricando i fatti da associazione mafiosa unica ad associazioni per delinquere........
© Il Dubbio
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