Il decreto flussi a sorpresa torna in commissione. E il governo pone la fiducia
«La gatta frettolosa fece i gattini ciechi» dice il famoso proverbio napoletano che si addice perfettamente alla maggioranza di Governo. Incredibilmente ieri, infatti, il decreto flussi, dopo essere sbarcato nell’Aula della Camera, già con una compressione dei tempi di discussione nella Commissione Affari costituzionali, è tornato indietro proprio su richiesta del presidente della Prima di Montecitorio, Nazario Pagano: «purtroppo è emersa l'esigenza di adeguare la disposizione transitoria di cui all'articolo 19 alla luce delle modifiche introdotte in sede referente al Capo IV del testo medesimo».
In pratica si sono scordati di prevedere la norma transitoria che concede alle Corti di appello civili 30 giorni, dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, per adeguarsi al fatto che saranno loro, e non più le sezioni immigrazione dei tribunali, ad occuparsi dei ricorsi contro le convalide dei trattenimenti dei migranti. Modifica che era stata introdotta con un emendamento della relatrice di Fratelli d’Italia Sara Kelany, probabilmente su impulso del Viminale. Ancora non si comprende bene se la norma sarà retroattiva. Il pasticcio legislativo è stato poi risolto quindi con un emendamento del........
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