Dossieraggi, lo spionaggio è “industriale”. Ma ora la politica è in allerta
Giovedì sarà il giorno degli interrogatori di garanzia davanti al gip per le sei persone destinatarie di una misura cautelare, di cui quattro agli arresti domiciliari, nell'inchiesta milanese sull’ennesima presunta rete di dossieraggio. Tra le varie accuse contestate c’è l'associazione per delinquere finalizzata all'accesso abusivo a sistema informatico, intercettazioni abusive, rivelazione del segreto d'ufficio e corruzione.
Stando alle ipotesi della Dda di Milano sarebbero oltre 800mila le persone che potrebbero essere state spiate con accessi abusivi alle banche dati. Al momento si tratterebbe di una banda di spioni, composta anche da dipendenti dello Stato infedeli, dedita a rubare dati riservati a beneficio di clienti provenienti dal mondo dell'economia che conta. I bersagli principali? Imprenditori e le loro famiglie. I motivi? Affari e cuore.
Infatti secondo l'accusa, ad esempio, Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica e tra gli indagati eccellenti, avrebbe fatto inoculare un trojan illegale nel cellulare della fidanzata per vedere con chi messaggiava. E sempre a suo favore era stato confezionato ad arte un dossier nei confronti del fratello Claudio.
Non ci sono imputazioni contestate allo stato, invece, sui casi ai danni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del presidente del Senato........
© Il Dubbio
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