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«Ma il guardasigilli lo dice: vuole pm obbedienti ai diktat del governo»

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03.12.2024

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ribadisce la priorità della riforma della separazione delle carriere e punta l’indice contro lo strapotere dei pm. Ne parliamo con Giuseppe Santalucia, presidente dell’Associazione nazionale magistrati.

Secondo il guardasigilli, come riportato nell’intervista di ieri al Foglio, i pm sono superpoliziotti che agiscono senza rispondere a nessuno.

Nordio rivela con la franchezza e la sincerità di chi non è aduso a linguaggi involuti, tipici di un certo modo di fare politica, il reale intendimento della riforma costituzionale: assoggettare il pm ad un controllo perché, a suo dire, è un organo senza alcuna responsabilità. Se questo è il problema e se la ricetta è, come dice il ministro, la riforma costituzionale, allora conferma quanto la magistratura associata, con buona pace delle ireniche posizioni delle Camere penali, ripete da tempo, ossia che si vuole una forma di controllo sul pubblico ministero. E chi può essere il controllore in questo quadro, se non la politica?

Negli Usa però se i prosecutor, capi della polizia giudiziaria, se sbagliano vanno a casa.

Vorrei ricordare al ministro che il potere del pm sulla polizia giudiziaria non dipende dal fatto che quando si introdusse il codice Vassalli non scegliemmo né il sistema inglese né quello americano. Ciò è previsto dall’articolo 109 della Costituzione per cui “l’autorità giudiziaria dispone direttamente della polizia giudiziaria”. Quindi, se potessi esprimere un auspicio, sarebbe di una maggiore........

© Il Dubbio


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