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«Beirut e Tel Aviv seguano l’Onu così si può evitare la catastrofe»

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27.09.2024

Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon) è la forza militare di interposizione che opera sul confine israelo- libanese, lungo la “Blu line”. Il portavoce della missione delle Nazione Unite è Andrea Tenenti. Il funzionario Onu si trova a Beirut e vive in Libano da molti anni. Nonostante il momento delicato, Tenenti vuole essere ottimista.

«La soluzione per questo conflitto c’è», dice al Dubbio: «Occorre implementare la risoluzione 1701 del 2006 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ha tutti gli elementi per far sì che si possano fermare le ostilità. Le parti in causa, Israele e Libano, devono credere davvero nell’implementazione della risoluzione del 2006, che ha già fermato la guerra quasi vent’anni fa, con un dispiegamento di forze militari libanesi molto più massiccio nel sud del Libano, con un controllo del territorio e con la delimitazione esatta del confine, la “Linea blu” che è un non confine, alla quale stava lavorando Unifil. Dal 2006 all’ottobre 2023 il sud del Libano ha vissuto uno dei momenti più tranquilli della sua storia».

Dottor Tenenti, in questi giorni i rischi per la missione Unifil aumentano sempre di più? Le attività dei caschi blu sono state fermate?

La missione, che comprende anche il contingente italiano con poco più di mille soldati, non corre dei rischi solo in questi giorni. È quasi un anno, dall’ottobre 2023, che ci sono scontri quotidiani. Quindi, i rischi ci sono stati e ci sono. Negli ultimi giorni c’è........

© Il Dubbio


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