Gino Cecchettin si affida a un media manager: libertà o sovraesposizione?
Che Gino Cecchettin, il padre della povera Giulia, il cui discorso in memoria della figlia aveva non solo commosso, ma indotto tutto il paese a riflettere sul tema della violenza sulle donne e della violenza in generale, abbia deciso di affidarsi a un’agenzia di comunicazione e letteraria è notizia che ci deve indurre a pensare. La società in questione è di quelle serie, che agiscono a livello internazionale, la Andrew Nurnberg, e altrettanto seria è la agente, Barbara Barbieri, che la rappresenta per l’Italia, dunque le premesse sono buone. Buono è anche ciò che trapela dalle agenzie di stampa, che cioè per il momento la agente nominata sembrerebbe doversi occupare soprattutto di tutelare la famiglia Cecchettin dal clamore mediatico suscitato ovviamente dall’omicidio della povera Giulia. Non è infatti facile sottrarsi all’assalto dei media affamati di particolari raccapriccianti e non avere un........
© Il Dubbio
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