Contro la norma blocca-processi gli emendamenti di FI, Pd e M5S
Si dice che la tenacia di Forza Italia nel sostenere posizioni garantiste in materia penale vada attribuita in particolare al “pacchetto di mischia” costituito, con il viceministro Francesco Paolo Sisto, da parlamentari che sono anche avvocati di lungo corso e che presidiano le commissioni di Senato e, soprattutto, Camera. Da Pierantonio Zanettin, capogruppo Giustizia a Palazzo Madama, a Tommaso Calderone, suo omologo a Montecitorio, che è affiancato dai colleghi ( di partito e nella libera professione) Annarita Patriarca, Pietro Pittalis e, da alcune settimane, anche da Enrico Costa, tornato con gli azzurri e a propria volta penalista. Essere avvocati, d’altronde, comporta una certa maggiore consapevolezze non solo del peso delle garanzie nel penale ma – se si è praticato almeno un po’ l’altro versante della giustizia – anche dell’importanza della tutela civilistica.
Si spiega così, forse, il fatto che proprio i forzisti si siano voluti esporre, all’interno della maggioranza, sulla norma, inserita in Manovra, che trasformerebbe il contributo unificato in una sorta di barriera “blocca- processi”: Forza Italia ha depositato in commissione Bilancio alla Camera, entro il termine previsto delle 16 di lunedì scorso, un emendamento soppressivo, che punta a cancellare l’attuale articolo 105 della legge di Bilancio. Si tratta della misura che, com’è noto, introduce un nuovo articolo 307- bis 76 nel codice di........
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