Fiumi di cocaina e di piombo fuso. Il “narcocalcio” nella Colombia di Pablo Escobar e dei grandi cartelli
Alla fine degli anni 70 in Colombia si realizza un incrocio perfetto. I principali club calcistici stanno attraversando una pesante crisi economica, molti sono sull’orlo del fallimento, mentre nel Paese emergono i grandi cartelli della droga, quello di Cali guidato da Gilberto Rodríguez Orejuela detto “lo scacchista”, e quello di Medellin con a capo il celebre Pablo Escobar.
Il calcio è un mezzo ideale per servire i crescenti interessi dei narcos, per acquisire popolarità e riciclare i proventi miliardari del traffico di cocaina. Rodríguez Orejuela acquista l’America de Cali, mentre Escobar diventa proprietario dell’Atletico National de Medellin. Negli anni 60, prima dell’era Escobar, il Nacional era guidato da un certo Hernan Botero. Suo fratello, Roberto Botero, era in prigione per riciclaggio di 70 milioni di dollari in relazione al traffico di droga. Hernan Botero fu condannato a 18 anni di carcere ed estradato negli Stati Uniti nel 1985 per aver riciclato 55 milioni di dollari attraverso una banca della Florida e poi venne assassinato in prigione.
Non era raro vedere Pablo Escobar di persona sugli spalti dello stadio del Nacional o addirittura in campo a benedire i “suoi” calciatori. Durante il suo regno il Nacional vinse una Coppa Libertadores, una Coppa Intercontinentale e 4 campionati........
© Il Dubbio
visit website