Anche l’avvocato che entra in politica è tenuto ad apparire indipendente
“Eseguirò, secondo le forze e il mio giudizio, questo giuramento e questo impegno”: così Ippocrate nel famoso giuramento dei medici, a mente di voler rifuggire da ogni influenza esterna, da interessi estranei alla propria funzione o al proprio compito. Parimenti, l’Avvocato quale figura necessaria e divisa tra il rispetto delle Leggi dello Stato, del Codice Deontologico e dei doveri di assistenza del Cliente da qualsiasi accusa. L’Avvocato quale Parte processuale, già costituzionalizzata e in via di ulteriore esplicitazione, con la riforma che sancirà l’indipendenza della sua funzione.
Ed è proprio l’indipendenza un tassello della professionalità che mira a mantenere mind free l’approccio dell’Avvocato al caso, sterilizzando rischi di conflitti d’interesse che possano minare il suo operato. Non stupisce dunque che il Codice Deontologico, come noto, dedichi ampio spazio proprio all’indipendenza del ruolo che è chiamato a svolgere l’Avvocato nell’esercizio delle sue funzioni.
La recente giurisprudenza del Consiglio nazionale forense (tra tutte, Pres. f. f. M. Napoli, rel. M. Napoli, arresto n. 217 del 23 ottobre 2023) è intervenuta sul tema del conflitto d’interessi, affermando il principio secondo il quale........
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