Questo post parla di ambiente, ma anziché mandare in un bosco, invita a scoprire il volto green della metropoli più famosa. New York, la conosciamo tutti per la meta scintillante dove è sempre un piacere tornare, ma qui vorrei proporne un punto di vista alternativo.

I nuovi grattacieli? Immaginiamoli come città verticali progettati anche pensando alla sostenibilità. Le linee metropolitane in disuso? Si trasformano in parchi lineari e gallerie d’arte open air. Mancano alberi? Si crea un’isola galleggiante con bosco e teatro.

Se è trascorso un po’ di tempo dall’ultimo passaggio nella Grande Mela, allora forse è il momento di tornarci. Se invece ci siete appena stati e avete ancora l’idea di città solo votata a caos e frenesia, i link che seguono sono un invito a riconsiderare l’affermazione.

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Questo post parla di ambiente, ma anziché mandare in un bosco, invita a scoprire il volto green della metropoli più famosa. New York, la conosciamo tutti per la meta scintillante dove è sempre un piacere tornare, ma qui vorrei proporne un punto di vista alternativo.

I nuovi grattacieli? Immaginiamoli come città verticali progettati anche pensando alla sostenibilità. Le linee metropolitane in disuso? Si trasformano in parchi lineari e gallerie d’arte open air. Mancano alberi? Si crea un’isola galleggiante con bosco e teatro.

Se è trascorso un po’ di tempo dall’ultimo passaggio nella Grande Mela, allora forse è il momento di tornarci. Se invece ci siete appena stati e avete ancora l’idea di città solo votata a caos e frenesia, i link che seguono sono un invito a riconsiderare l’affermazione.

L’itinerario tra arte e natura è centrato su Manhattan, quindi il suggerimento per il campo base è puntare su Chelsea e il flower district, a metà tra Central Park e Ground Zero. Qui ci sono hotel come il Moxy Chelsea, che Wallpaper ha descritto “un momento di tregua dal caos della città”. Forse per il negozio di fiori Putnam & Putnam che si attraversa per accedere alla hall o per la lounge che ricorda un giardino d’inverno o, ancora, per lo stile industrial con dettagli che fanno sentire in un museo boutique del design dalle stanze al rooftop fronteggiante l’Empire State Building.

Il colpo d’occhio sulla High Line costellata di opere d’arte è quello di una vena creativa che pulsa nella città. La direzione di Cecilia Alemani ne ha fatto uno dei più grandi progetti di public art al mondo, favorito dal richiamo di visitatori e di donazioni. Senza sminuire il talento della First Lady italiana dell’arte che ha attratto opere e creatori da tutto il mondo, il successo è anche dovuto al brillante recupero architettonico della passerella che scorre sfiorando appartamenti per miliardari e i loft delle gallerie dove sfilano i best seller dell’arte contemporanea.

QOSHE - New York, il volto sostenibile della megalopoli - Stefano Paolo Giussani
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New York, il volto sostenibile della megalopoli

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04.04.2024

Questo post parla di ambiente, ma anziché mandare in un bosco, invita a scoprire il volto green della metropoli più famosa. New York, la conosciamo tutti per la meta scintillante dove è sempre un piacere tornare, ma qui vorrei proporne un punto di vista alternativo.

I nuovi grattacieli? Immaginiamoli come città verticali progettati anche pensando alla sostenibilità. Le linee metropolitane in disuso? Si trasformano in parchi lineari e gallerie d’arte open air. Mancano alberi? Si crea un’isola galleggiante con bosco e teatro.

Se è trascorso un po’ di tempo dall’ultimo passaggio nella Grande Mela, allora forse è il momento di tornarci. Se invece ci siete appena stati e avete ancora l’idea di città solo votata a caos e frenesia, i link........

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