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Quando uno "schwa" non basta. Sul femminile sovraesteso dell'università di Trento
"Maestra, si può dire, negro"?
La domanda, mi torna ancora in mente, a distanza di quasi vent'anni. Peraltro, nemmeno io, allora, ero maestra in un liceo in lingua tedesca in provincia di Bolzano. Eppure, così ancora oggi si usa. Peraltro, maestra è una definizione che mi piace e non mi offendo. Insegnare italiano non è sempre facile, soprattutto se, in area tedesca, il titolo di professore è riservato solo ai docenti universitari. In ogni caso, io, maestra, presa un po' alla sprovvista, cosa rispondo? "Negro" è un termine che troviamo nel dizionario, non scurrile". Allora, "...dipende da come interpretiamo, le parole. Dipende dal significato e dall'uso corrente, o dalla loro storia. Dal significante e dal significato. Oggi, è preferibile di no". Se la mia risposta fosse corretta o meno, lascio giudicare. Per esperienza so che queste sottili distinzioni nell'uso dei sostantivi e degli aggettivi, nei rapporti tra popoli e culture, sono molto insidiosi e si prestano anche a gravi fraintendimenti. E per evitarli, occorre conoscere non solo il........© HuffPost
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