Turku, uno sguardo sulla Finlandia
Turku è il nord. Fredda. Composta. Austera. L’Aurajoki le scorre accanto, da secoli. Inumidendola nell’interno.
Turku è una di quelle città indifferenti a mode e a turisti. É lí. Prima si fregiava del ruolo di capitale finnica. C’è chi la sente tutt’ora tale. Un resistente campanilismo.
Amministrava il potere, commerciava, qui si pregava e si decidevano le sorti di un territorio che allora guardava più a Stoccolma che a Helsinki.
Poi arrivarono i russi, la capitale venne spostata e Turku si ritrovò improvvisamente ex capitale, una condizione che nella storia non è mai stata facilissima da digerire. Come se non bastasse, nel 1827 un gigantesco incendio distrusse quasi tutta la città. Una catastrofe. Carl Ludwig Engel la ricostruì.
Se si vuol vedere un volto autenticamente finnico, Turku è da non perdere. Oggi è un importante centro culturale e universitario, sede dell’Arcivescovato della Finlandia, con una cattedrale gotica del XIV secolo che domina con l’aria severa di chi ha visto passare secoli, re e riforme religiose senza mai crollare.
A controllare la foce del fiume Aurajoki é il Castello di Turku. Un tempo circondato dall’acqua. Eretto su un’isola. É stato fortezza, residenza rinascimentale, prigione, magazzino e infine museo. Un edificio che ha cambiato funzione tante volte.
Dentro il castello si passa dalle grandi sale del potere, dove si governava la Finlandia e si banchettava in stile rinascimentale, agli ambienti più duri e pratici: sale delle guardie, alloggi militari,........© HuffPost





















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