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Le belle parole del Papa a Curia, dipendenti vaticani e preti

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tuesday
Facciamo l’abitudine a tutto. Nel bene e nel male. Addirittura, al sacro. È una battaglia continua, una lotta senza quartiere, occorre difendersi e mettere in pratica i consigli dei santi per tentare di non lasciarsi azzannare da questo strano animale che ruba la sorpresa, la gioia, lo stupore, il mistero; rapina il desiderio di santità e ci trascina per luoghi dove non avremmo mai pensato di andare. «Leggi e rileggi la vita dei santi» scriveva san Roberto Bellarmino al nipote che gli chiedeva consigli per avanzare nella vita spirituale. Leggi e rileggi innanzitutto le pagine del Vangelo. Fermati, rifletti, medita, prega, poi metti in pratica la lezione, ti assicuro che non sbaglierai. Se tutto il mondo dovesse consigliarti una cosa e il Vangelo ti dice il contrario, non temere a imbocca la strada che ti ha indicato il libro sacro. Papa Leone ha fatto gli auguri ai suoi più stretti collaboratori, clero e laici. E, dopo averli ringraziati per il prezioso servizio che rendono, senza infingimenti, ha messo il dito nella piaga, parlando delle relazioni umane. Anche nella Curia romana, infatti, possono penetrare quei veleni che sono «l’esercizio del potere, la smania di voler primeggiare, la cura dei propri interessi». Ancora poche ore fa, a Cava dei Tirreni, Anna, una signora quarantenne, è stata accoltellata a morte........

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