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L'ultima lettera di Maria Angelica: il mio no al suicidio assistito

10 25
tuesday
È morta ieri Maria Angelica G., malata di Sclerosi multipla, che l’8 luglio davanti alla Corte costituzionale chiamata a giudicare un ricorso sul suicidio assistito aveva rappresentato i malati che come lei chiedono il diritto di essere curati. E di vivere. Pubblichiamo la sua lettera a un malato che pensa alla morte medicalmente assistita, testo che di recente ci aveva affidato.A te, che, come me soffri, permettimi di dire una parola... Mi chiamo Maria. Ho 57 anni, sono malata di Sclerosi multipla da 35 anni. La mia vita non è esattamente quello che pensavo che sarebbe diventata. Nonostante ciò, sono viva e posso dirti delle cose. Conosco la fatica di vivere una vita non autonoma, che ti conduce dove non vuoi, in cui la giornata in certi momenti pare una strettoia. Anche io ho sofferto – tanto –, ma questo mi spinge a rifiutare di arrendermi di fronte alla mia situazione e a reagire; mi spinge a muovermi, facendo muovere la gente attorno a me. Non sempre i familiari riescono a capire realmente la situazione che viviamo e ad affrontarla poiché è dolorosa anche per loro e, a volte, la rifiutano. Non sempre attorno a te c’è l’amore che vorresti. Ci sono, però, persone a cui bisogna chiedere. Bisogna cercarle insistentemente. Caparbiamente. Queste persone sono disposte a dare una mano. Se........

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