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Quando Roma era la città che sembrava un paradiso

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21.03.2024

Può sembrare strano, perfino eccessivo, eppure Roma in un tempo non lontano sembrava (o era davvero) un paradiso. Usciva dalla guerra, dalla miseria, dall’occupazione; era stata attraversata da armate straniere, profanata da barbari, lordata da eccidi di indicibile crudeltà. Ma dalla sua povertà aveva saputo tirarsi fuori e diventare appunto una città di vitale bellezza, splendida e seducente come sempre, incantatrice e trasgressiva, divertente e bizzarra. Era il set della “festa mobile” animata da “cinematografari” italiani e stranieri, parvenu e geni, cialtroni e galantuomini, miserabili ed aristocratici. E tra loro si muovevano, accanto a scrittori e giornalisti capaci di raccontare la rinascita di una nazione martoriata, donne splendide e mantidi se non religiose, religiosamente comunque dedite al piacere. Gli anni Cinquanta segnarono la nascita della Hollywood sul Tevere, e quel che si muoveva in quel dedalo di viuzze e di bar, erano eccessi letterari e timide prove d’autore destinate a diventare attrattive per registi ed attori di tutto il mondo, oltre che per artisti di ogni........

© Roma


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