Il coraggio e la cultura degli esploratori italian
Finalmente anche l’Italia ha il suo Pantheon di “esistenze estreme” raccolte in un attraente libro di Marco Valle (Viaggiatori straordinari, Neri Pozza, pp. 308. 20 euro) che non è da meno, per profondità e completezza, rispetto alle analoghe biografie di viaggiatori pubblicate nel mondo anglosassone. I nomi di Livingstone, Stanley, Burton, Speke possono benissimo stare accanto agli animatori della “comunità avventurosa” italiana che Valle ha ricostruito, rintracciando tra il XVIII secolo ed i giorni nostri, le figure più significative (ma anche quelle che lo sono state di meno), degli esploratori che hanno issato nei cinque continenti il vessillo italiano rapportandosi con figure analoghe, con popoli sperduti, con civiltà sepolte, con esperienze rare nelle terre più selvagge e sconosciute dove dagli usi ai costumi dalla religiosità alle tradizioni, dalle abitudini culinarie ai vestimenti se non bizzarri quanto meno eccentrici fanno del mondo un Pianeta di variegate ed innumerevoli modi di vivere accomunati dall’unica razza che può e deve essere riconosciuta: la razza umana. E così Valle s’è imbarcato, con non meno spirito avventuroso, proprio della sua gente triestina, sulle tracce di Ippolito Desideri che s’è inerpicato sul Tibet scoprendone la profonda religiosità della sua gente; di Giacomo Beltrami scopritore appassionato e narratore affascinante delle sorgenti del Mississippi; di Orazio Antinori, Giacomo Doria, Giovanni Battista Belzoni, Luigi Amedeo di Savoia, Umberto Nobile ed una legione di ardimentosi e colti viaggiatori nei........
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