Autobomba esplode a Mosca, ucciso il generale russo Sarvarov. “Sospetti sui servizi di Kiev”. Telefonata Trump-Starmer
Roma, 22 dicembre 2025 – Ucciso generale russo Fanil Sarvarov, capo dell’addestramento dello Stato Maggiore, coinvolto dall’esplosione di un'auto a Mosca. Qualcuno ha piazzato una bomba sotto la vettura e il Cremlino accusa Kiev: una delle piste dell’indagine sull’attentato è “collegata ai servizi speciali ucraini".
Dopo il nulla di fatto sule trattive di Miami, il piano di pace è in stallo. Macron è in cerca di un varco nel Cremlino e per questo sta organizzando un colloquio telefonico con lo zar – “Voglio parlare con Putin. Ora il dialogo è utile” – mentre da Mosca è arrivato il no al trilaterale Russia-Ucraina-Usa. Oggi Zelesnky alza il tiro in cerca di sostegno e accusa: “Senza pressioni e sanzioni la Russia non si fermerà”. Intanto stamattina c’è stata una telefonata tra Starmer e Trump: hanno parlato del piano e degli sforzi fatti dalla Coalizione dei Volenterosi.
La coincidenza temporale dell'assassinio del generale Fanil Sarvarov, con gli sviluppi politici e diplomatici in corso "suggerisce qualcosa". Lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri russo, Sergej Rjabkov, a cui stato chiesto se i responsabili dell'assassinio possano aver tentato di influenzare l'andamento dei colloqui di pace sull'Ucraina. "Siamo in lutto; è una perdita. Non farei alcun parallelo in questo momento. Naturalmente, una certa coincidenza tra gli eventi tragici e negativi e ciò che sta accadendo a livello politico e diplomatico suggerisce qualcosa", ha detto l'alto diplomatico, citato dall'agenzia Tass.
I progressi nei negoziati "sono lenti, siamo pronti ad andare avanti nell'ambito del quadro di Anchorage e vediamo che gli stati uniti si stanno muovendo all'interno di tale quadro". Lo afferma il viceministro degli esteri ucraino Serghei Ryabkov, come riporta Interfax. "La tregua temporanea in Ucraina - afferma - non è un piano per permetterci di andare avanti". La Russia, aggiunge Ryabkov, "è favorevole a un accordo di pace che garantisca il suo assetto costituzionale tenendo conto dei nuovi territori".
I portavoce della Commissione Europea non rispondono su quale sia la posizione dell'esecutivo Ue sulle parole del presidente francese Emmanuel Macron, il quale ha detto che, a suo parere, è tempo che l'Ue riprenda a parlare con la Russia, nell'ambito dei tentativi di mettere fine alla guerra in corso in Ucraina da quasi quattro anni, portati avanti finora esclusivamente dagli Usa di Donald Trump. Durante il briefing con la stampa a Bruxelles, i portavoce Olof Gill e Anouar el Anouni hanno ripetutamente evitato, con lunghi giri di parole, di rispondere a quattro domande di fila che chiedevano sostanzialmente la stessa cosa, cioè se la Commissione ritenga che riprendere a parlare con Mosca sia una buona idea oppure no.
Macron aveva provato, insieme all'allora cancelliera Angela Merkel, ad avviare un dialogo con il Cremlino nel 2021, proprio sull'Ucraina, ma era stato stoppato in Consiglio Europeo dai baltici e dai polacchi. Le mancate risposte dei portavoce sono probabilmente il segno che l'Ue non ha ancora una posizione comune su questa questione. L'Unione non ha ancora deciso chi, nel caso in cui si presentasse la necessità, dovrà sedersi al tavolo delle trattative per conto dei 27, se l'Alta Rappresentante Kaja Kallas, che è estone, o qualcun altro.
La necessità di decidere chi si siederà, eventualmente, al tavolo delle trattative per l'Ue, dopo quasi quattro anni di guerra, ha detto Gill, è "ancora ipotetica. Non intendiamo speculare su chi potrebbe rappresentare........





















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