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Dal caso Boccia alle dimissioni di Spano, retroscena e veleni al ministero della Cultura
Roma, 24 ottobre 2024 – È senza pace il ministero della Cultura, neo fortilizio e avamposto del gramscismo di destra. Prima Gennaro Sangiuliano, un caso di autosabotaggio spacciato per complotto dei poteri forti (poteri storti, poteri morti) per via di Maria Rosaria Boccia e di un paio di RayBan elettronici da 300 euro che non facevano di lei certamente una 007. Prima insomma Sangiuliano, le cui citazioni (come amava dire Aristotele, buonasera) erano materiale per un trattato di antropologia politica persino più appassionante della vicenda della dottoressa Boccia, invero in sé assai banale; una storia di tradimenti e di consulenze mai perfezionate, neanche particolarmente........
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