Giorgio Gori (Pd): "Europee, io ci sono. Primarie ancora valide, purché di coalizione"
Milano, 7 dicembre 2023 – La vetrina scintillante della capitale della cultura dopo la lunga notte del Covid: "Un anno speciale". L’eredità amministrativa dopo due mandati da sindaco: "È la “lezione Atalanta“. Un’idea di città-squadra coesa, ancorata a valori tradizionali ma con una visione europea". Un messaggio alla segreteria Pd: "Dobbiamo sforzarci di essere più concreti". Il percorso verso le Europee: "Sto cominciando a lavorarci". E ancora. La costruzione di un’alternativa credibile al governo Meloni: "Un federatore? Forse servirà". Giorgio Gori – sindaco pd, già manager Mediaset e Magnolia, marito di Cristina Parodi, due figlie e un figlio ventenni – si prepara a chiudere il 2023 di Bergamo con il record di turisti: "Un risultato superiore a ogni più rosea aspettativa, con il 76% di visitatori stranieri. Il passo in avanti si percepisce e le classifiche lo dimostrano: Bergamo è quinta in Italia per qualità della vita, ha scalato nove posizioni".
Pronto per le Europee? Ha già avuto il via libera del Pd?
"Le conferme arriveranno a primavera. Tuttavia mi pare ci sia abbastanza consenso attorno alla mia candidatura e questo mi autorizza a guardarmi intorno".
La candidata dem alle Comunali di Bergamo, la sua assessora Elena Carnevali, non è passata dalle primarie. Stessa scelta a Firenze. I gazebo sono finiti?
"Non penso che le primarie di coalizione siano al tramonto. A Bergamo, se altre componenti del centrosinistra le avessero chieste, le avremmo fatte. Altra cosa sono le primarie interne al Pd, che rischiano........
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