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Vassalli: «Senza separazione delle carriere il mio Codice di procedura penale non funzionerà» - INEDITO

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01.07.2024

Parlando nel 1987 con un giornalista del Financial Times, il grande giurista lamentava «lo strapotere della magistratura» e la «sovranità limitata del Parlamento»

Quello che state per leggere è un documento inedito, storico e insieme attualissimo: Panorama.it propone ai suoi lettori la trascrizione integrale di una conversazione avvenuta il 19 febbraio 1987 e destinata – in forma più ristretta di intervista - alla pubblicazione sul Financial Times.

A fare le domande è il giornalista britannico Torquil Dick-Erikson, a rispondere è il grande giurista Giuliano Vassalli, che in quel momento è senatore del Partito socialista nonché presidente della commissione Giustizia del Senato che ha appena licenziato la legge-delega su cui si sarebbe poi basato il nuovo Codice di procedura penale. Quel Codice, di cui Vassalli è considerato il «padre» e che verrà introdotto nel nostro ordinamento alla fine del 1989, avrebbe dovuto trasformarne l’impianto da inquisitorio ad accusatorio. Appena cinque mesi dopo l’intervista, Vassalli stesso diverrà ministro della Giustizia e ricoprirà quel ruolo fino al 1991, per poi assurgere nel 1999 alla presidenza della Corte costituzionale.

Trentasette anni fa, l’intervista venne svolta in italiano da Dick-Erikson, e le nove cartelle che oggi vengono pubblicate da Panorama.it -........

© Panorama


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