Due considerazioni sul perché Arianna Meloni è finita nel mirino
Se questo è il clima già a fine agosto, alla ripartenza della stagione politica troveremo i pozzi già avvelenati.
Aleggia il fantasma di un’inchiesta giudiziaria nei confronti della sorella della premier, Arianna Meloni, responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia. Nulla di certo, ma circola insistentemente quella formula, “traffico di influenze”, che nel recente passato è stato il grimaldello giudiziario per imbastire numerosi fascicoli (tra gli altri, Beppe Grillo, Italo Bocchino, Tiziano Renzi, Federica Guidi) finiti in un buco nell’acqua. La miccia è stata accesa da alcuni organi di stampa (Fatto Quotidiano e Repubblica) e poi rinfocolata da un partito politico (Italia Viva) sulla base dell’ipotesi che Arianna Meloni abbia esercitato un ruolo attivo nei dossier relativi ad alcune nomine, riguardanti Ferrovie dello Stato e Rai. “Un sistema di potere che usa ogni metodo e ogni sotterfugio pur di sconfiggere un nemico politico........
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