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Il sultano rilancia

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27.07.2024

«Imam Beckenbauer»: così era soprannominato Recep Tayyip Erdogan quando, da giovane, giocava a pallone. E si direbbe che ancora oggi ami darsi al calcio, anche se per fini politici. Al potere da oltre 20 anni in Turchia, presidente dal 2014, è «sceso in campo» per gli Europei difendendo la star della nazionale, Merih Demiral, punito dall’Uefa dopo aver esultato per un gol con il simbolo ancestrale e nazionalista del lupo. Il Paese si è riconosciuto negli strali del leader e, alla fine, per il settantenne «sultano» è stato come un gol segnato in patria. Un successo necessario di questi tempi: dopo la cocente sconfitta di marzo alle elezioni amministrative, Erdogan è sempre più attivo in politica interna e internazionale. «Ha già iniziato a muoversi per potersi candidare un’altra volta» spiega Carlo Marsili, ex ambasciatore italiano ad Ankara, «il gusto del potere non gli fa difetto ed è consapevole che con un diverso candidato il proprio partito difficilmente riuscirebbe ad affermarsi».

Per il terzo mandato, però, bisogna cambiare la Costituzione con un voto parlamentare di due terzi o attraverso un referendum. Strade difficilmente percorribili per la ritrosia dell’opposizione o il rischio di venire sconfessato dall’elettorato. L’attuale sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, potrebbe battere il presidente se ottenesse l’investitura dal Partito repubblicano del popolo, Chp, socialdemocratico, che ha ottenuto a fine marzo il 37,7 per cento dei voti rispetto ai 35,4 dell’Akp (Giustizia e libertà) di Erdogan. Non a caso quest’ultimo ha aperto un’inedita fase di dialogo proprio con i principali oppositori sulla riforma della Costituzione, lo stato di diritto e la situazione economica del Paese.

La vera partita politica si giocherà sulla crisi dell’economia, che «migliora, ma la Turchia soffre ancora e la gente non è contenta» osserva Francesco Comotti, consulente d’affari Ankara-Ue. «Erdogan, però, possiede un’abilità straordinaria nel recuperare consenso». Il governo ha avviato una politica di riforme e austerità per........

© Panorama


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