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cronaca

Comacchio A Carnevale ogni scherzo vale, recita il proverbio, ma assume tutt’altro sapore la sassaiola ai danni di una delle imbarcazioni protagoniste della kermesse carnevalesca sull’acqua, ormai pronte a sciogliere gli ormeggi, per la seconda sfilata in programma domenica pomeriggio. La barca La Fenice, allestita dall’associazione I Filipponi, è stata difatti presa di mira da un gruppo di ragazzini che, muniti di sassi, sono riusciti, purtroppo a danneggiare alcune componenti mobili e a staccare un occhio dell’imponente uccello dell’antica mitologia egizia. L’incursione è stata repentinamente bloccata dall’arrivo di qualche passante che ha colto sul fatto i ragazzini in azione, sotto alle volte del Trepponti. «Sono sicura che non si sia trattato di un gesto mirato a colpire proprio la nostra barca - afferma Martina Mezzogori, presidente dell’Associazione I Filipponi, che ha promosso e curato l’allestimento del singolare carro allegorico acquatico -; era ormeggiata in posizione più esterna rispetto alle altre ed è entrata per prima nel mirino. È un gesto stupido, deprecabile. La nostra associazione, che richiama il nome di mio padre, Filippo Mezzogori, fondatore dello storico bar Filippo e del Bologna Club Comacchio - collabora alla realizzazione del Carnevale sull’acqua dalla seconda edizione». Anche in passato si sono verificati altri deplorevoli atti vandalici, come è avvenuto con l’imbarcazione ispirata ai Mondiali di calcio in Brasile, dalla quale erano stati rubati chiodi, bandierine, benzina e un generatore. Ma l’episodio più fastidioso risale ai furti e alle frasi incise quattro anni fa sulla barca dedicata a Zerolandia, dalla quale furono sottratte le copertine originali dei vinili di Renato Zero, tutte provenienti da una collezione privata. Un’altra delle barche prese di mira in occasione di una delle passate edizioni del carnevale lagunare era stata costretta, come oggi la Fenice, a tornare in cantiere per i danneggiamenti arrecati alla scultura raffigurante Buddha. «Per noi è un dispiacere enorme - prosegue Martina Mezzogori -, perché a noi preme fare bella figura. C’è un grande lavoro di squadra dietro alla realizzazione del carnevale, lavoro magistralmente diretto dalla cooperativa sociale Girogirotondo. Tutti noi volontari ci prodighiamo perché ci divertiamo, ma anche perché siamo convinti che il nostro impegno si trasformi in una bella vetrina per il nostro paese. È triste vedere che c’è chi cerca di compromettere tutto ciò».Mentre la barca "La Fenice" è in fase di restyling per tornare domenica (alle 14) a sfilare con le sue ali rosso fuoco lungo i canali lagunari, proprio dai volontari arriva un messaggio teso a guardare avanti, per assicurare ancora una volta emozioni e divertimento a tutti.