Tarlo asiatico: in 8 anni abbattuti più di mille alberi
IL REPORT . Focolai in otto comuni, Regione impegnata nell’eradicazione. In alcuni casi nuove piantumazioni.
Curno e Treviolo, San Paolo d’Argon e Trescore, Costa Volpino e Lovere, Grumello del Monte, Ghisalba: sono i comuni bergamaschi dove sono stati individuati focolai di Anoplophora glabripennis, il tarlo asiatico che colpisce le piante ornamentali urbane, come aceri e ippocastani, ma anche quelle degli ecosistemi forestali naturali come olmi, pioppi, salici e betulle.
L’insetto, che appartiene all’ordine dei coleotteri, lo stesso del bostrico che attacca le abetaie bergamasche e lombarde, si annida come il suo cugino nel tronco degli alberi scavando lunghe gallerie dove depone le uova; il suo ciclo di vita dura generalmente un anno e danneggia le piante fino a provocarne la morte.
Dal 2015 è considerato pericoloso dall’Unione europea e quando le autorità fitosanitarie (in Lombardia è l’ente regionale Ersaf) lo individuano, devono essere messe in atto una serie di misure di contenimento che passano attraverso l’abbattimento delle piante infestate e di quelle cresciute nel raggio di cento metri. Un approccio spesso contestato dai cittadini, ma che sta dando i risultati sperati: il........





















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