La lettera di addio di Lenzi a sindaco e giunta: «Il mio genere, a 56 anni, è ironic ma vengo discriminato»
livorno
cronaca
Caro Sindaco,
Nel consegnarti, come da tua richiesta, le mie dimissioni con effetto immediato, permettimi intanto di ringraziarti per l'opportunità che mi hai dato in questi anni di servire la mia città. Sono fiero, come lo sei tu, di tutte le belle cose che abbiamo fatto insieme. Ricordo i giorni della mostra di Modigliani, la bellezza di Terrazza Mascagni nei giorni del Festival. Ti lascio adesso due musei, quello di Città e Casa Medici, che, chi avrà il mio posto, potrà, se vuole, inaugurare entro l'anno. Ti lascio mille cose, grandi e piccole, nelle quali ho messo con gioia il mio impegno in questi anni.
Allo stesso tempo, mi scuso con te e con i colleghi della Giunta per il fastidio che vi ho arrecato in questi giorni: l'ho già fatto pubblicamente, lo faccio qui di nuovo, dal profondo del cuore.
Detto questo, mi corre inevitabilmente l'obbligo di motivare, per parte mia, le dimissioni che mi hai chiesto e che io qui ti consegno, non essendo affatto disposto ad accettare motivazioni fornite da altri:
mi dimetto, per quanto ho potuto capire, a........
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