Livorno e il delitto al circolo Pizzi di Ardenza che segnò l’estate 1978: «Non scorderò mai il corridoio pieno di sangue»
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LIVORNO. Tutta colpa di quel maledetto lunedì d’estate. «Quel giorno Carlo e Mario trovarono chiusi i bar che erano abituati da tempo a frequentare e di conseguenza, sapendo che era aperto, tornarono al circolo Arci Pizzi in via della Gherardesca nei tempi nei quali accanto sorgeva ancora il confinante Cinema Ardenza. E successe quello che successe…». Susy Bottici, attuale presidente del circolo e barista dello stesso, aveva 16 anni quando l’ultrasettantenne Carlo uccise il coetaneo Mario (i nomi sono di fantasia nel rispetto del diritto all’oblio per la memoria degli interessati e per la privacy dei familiari che ancora vivono nel quartiere) nell’ingresso del bar ma «nonostante siano passati quasi 50 anni mi ricordo ancora il corridoio pieno di sangue – racconta Bottici – una scena terribile, mi vengono ancora i brividi a pensarci».
Ma perché successe? A ricostruire il fattaccio di cronaca, oltre alla presidente, anche Nedo Manzi e Orlando........
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