Guerra, pace e nuovi confini del mondo, l’Asse della resistenza contro l’Occidente e l’ordine dell’Aja: “Se vedete Putin arrestatelo”
La pace? Ma quale pace? La guerra? Ma davvero adesso anche quei 150mila morti del Darfur, dove gli arabi sterminano chi è di pelle nera, la vogliamo considerare guerra? E poi: a che stadio e con quale rischio? Si distingue ormai come si fa per le stelle, fra guerre nova e guerre stantie, guerre di attrito o di puro show mediatico. Ogni volta che si compie un esame, le osservazioni conducono a una scelta infernale. Secondo voi, se ipotizzo che in linea teorica si potrebbe sparare contro le postazioni che ci sparano addosso, come la prendono? Se spingo qui, tasto 1, salta tutto?
Tutto purtroppo è nuovo in un teatro di guerra che è anche un teatro di finti pesci robotici mentre l’esilissima e sottoalimentata pace sta riversa su un grande letto da ospedale circondata da cerusici, medici all’antica, roba da Pinocchio e conigli neri – che comprendono anche dentisti e maniscalchi – specialisti di letture satellitari e specialisti in pesti virali e però anche specialisti in lavaggi intestinali. Tutti in palandrana nera e cappello a cono, il naso di Pulcinella mentre si affollano con alito malintenzionato intorno al letto della pace in agonia ma che a sorpresa quasi vaneggia. Che fare di fronte all’avanzata russa in Ucraina grazie ai tentennamenti americani? E che fare di fronte al duello obbligato dalla più criminale e sofisticata tecnica di Hamas sulla macelleria oscena del 7 ottobre?
I cerusici sono lenti, indecisi e analitici. Si artigliano, si offendono, citano Aristotele e Averroè. Non che non ci abbiano provato. Ci hanno provato nel caso dell’aggressione all’Ucraina spedendo per piccione viaggiatore un mandato di cattura per il presidente russo Vladimir Putin, accusato di aver fatto rubare migliaia di bambini ucraini trasferiti in Russia. Come in Cina. Ricordate di aver più sentito parlare di quelle migliaia di ragazzi della Rivoluzione degli Ombrelli a Hong Kong? Tutti quei cinesi inglesi con minigonna e musica? Che fine hanno fatto? Campi di correzione e riassimilazione.
In Cina la democrazia è non solo vietata ma vilipesa: la legge confucian-leninista impone l’armonia e ginnastica lentissima e inutile per tutti coloro che vanno al parco in fila per tre. Siamo senza armi ma noi moriamo lo stesso, non cediamo, dicono i soldati di Kyiv. E un coro di sdegno si solleva dai pacifisti: maledetti nazionalisti. Anche per Putin: nazionalisti ucraini. Parenti dei nazisti. Che poi era il battaglione Azov che i russi hanno catturato e rilasciato in uno scambio di prigionieri. Guai a ricordare che i russi combatterono due anni di guerra dalla parte dei tedeschi, faccenda che Putin –........
© Il Riformista
visit website