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L’ora di Meloni in Europa, o statista che pensa all’Italia o leader di partito che si arrocca sulla propaganda
I nodi che l’Europa del dopo 9 giugno ha di fronte sono tremendi. Si ritrova con due guerre in corso ai suoi confini e vi deve far fronte con urgenza, idee chiare e compattezza, se non vuole implodere: primum vivere deinde philosophari, in sintesi. Solo se si mostrerà in grado di presidiare i suoi confini con dignità e autonomia, potrà ritagliarsi uno spazio nel mondo globale tra i due attori protagonisti, Usa e Cina. Spazio che c’è, perché l’Europa è un grandissimo mercato, ma va utilizzato per immaginare e costruire futuro, non per mettergli le briglie: da questo punto di vista “l’America fa, la Cina copia,........
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