Dalle giravolte di Renzi al decreto carceri, non annegare nel politicismo
Chi mastica pane e politica non può nascondere un sorrisino quando sente parlare di contenuti e della loro centralità. I famigerati programmi – dei partiti, delle coalizioni, dei leader – sono buoni per incartarci il pesce, si sarebbe detto una volta. Prima di un voto danno da fare a volenterosi burocrati di partito o a ingenui intellettuali di complemento che elaborano corposi documenti sbandierati in pensosi convegni, per andare poi a languire negli spazi che ne prevedono per legge la pubblicazione o nei rituali riquadri dei giornali che li mettono a confronto nelle campagne elettorali.
Ritrovano vitalità successivamente – solo per qualche attimo – quando paragrafetti e commi cavillosi diventano merce di scambio per concretissime spartizioni. Infine muoiono........
© Il Riformista
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